“Si trova all’uscita del paese dalla parte di mezzogiorno. Essa venne edificata l’anno 1603, e divenne una cappellania laicale istituita da Francesco Platone e da suo fratello D. Bernardino, cappellano delle serenissime maestà gli Infanti di Savoia, con atto pubblico, passato avanti alla curia vescovile di Asti, con cui si assogettavano i beni stabiliti tenorizzati dal quantitativo di iugeri 30 e della rendita comune approssimativa di £. 200 di Piemonte, col carico di celebrare due messe comuni, e una solenne, nella ricorrenza della festività della Concezione e della natività di Maria Vergine. La linea discendentale maschile di casa Platone tenne poi sempre quel diritto di patronato della capellania, come ci risulta da vari documenti esistenti nella Curia di Asti. Sopravvenuta la dominazione francese in Piemonte, la legge dell’ 8 Germinale, anno nono, avendo dichiarato soppresso il vincolo perpetuo dei benefizi semplici, e resi liberi e disponibili i beni ai possibili compratori, la famiglia Platone uniformandosi alla legge acquistò il benefizio nella sua integrità, che le rimase poi per molti anni ancora”.
Tratto dal libro “Refrancore e le sue vicende storiche” di Ludovico Vergano.